Telemarketing: campagna per la rapida istituzione del registro delle opposizioni

Telemarketing: campagna per la rapida istituzione del registro delle opposizioni

Roma, 10 febbraio 2010 – Presentazione della prima proposta IIP di schema del regolamento d'istituzione del registro delle opposizioni per il telemarketing (ex art. 130 comma 3-ter del Codice Privacy). Per il download della proposta scritta da IIP, in formato pdf, cliccate qui.

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Il senso della proposta La UE ha da poco avviato i primi passi per una procedura d'infrazione contro l'Italia, per la normativa sul telemarketing. Attenzione, però, non contro tutta la riforma ma in particolare contro le norme transitorie che allungano i tempi introdotti dal vecchio Milleproroghe del 2009. La contestazione della Commissaria Reding non si riferisce infatti al cuore della riforma: sull'opt-out con Robinson list sarebbe difficile ravvisare margini per contestazioni formali, visti il considerando 42 e i commi 3 degli artt. 12 e 13 della direttiva 2002/58/CE. Questa procedura, a maggior ragione, dovrebbe esortare il Governo ad approvare quanto prima il Regolamento istitutivo del Registro, così da neutralizzare le norme transitorie sgradite all'UE e ai cittadini. Anche per questo pare sempre più opportuna la campagna IIP sul tema, con le proposte scientifiche per un buon regolamento e con l'invito alle istituzioni a provvedere al più presto.

Nella nostra proposta trova spazio anche il direct marketing cartaceo: sappiamo bene che l'opt-out per tale settore non è previsto dall'art. 130 comma 3bis e ss. del Codice privacy, bensì dall'art. 58 del Codice del consumo, ma siamo consapevoli che ridurre la tutela della robinson list alle sole chiamate telefoniche, alla luce di quel combinato disposto, risulterebbe inevitabilmente paradossale.

In questi due mesi, diversi componenti dell'IIP hanno contribuito – con l'apporto prezioso del Comitato Scientifico – alla stesura di questo "esercizio", una bozza-proposta ideata nell'intento di sensibilizzare il regolatore sui temi importanti da affrontare in materia, nonché di sollecitarlo pubblicamente a provvedere nei termini di legge (ormai stretti). Il rischio, come sempre accade quando si tratta di emanare norme attuative (pensiamo all'esempio dell'Allegato C al Codice Privacy), è che passino i sei mesi senza nulla di fatto, rischio che vede anche la Reding: con questa proposta, che naturalmente ha solo valenza scientifica e di opinione, vorremmo richiamare l'attenzione della Presidenza del Consiglio, e di tutti gli organismi coinvolti nella redazione del regolamento, sull'opportunità di procedere alla sua stesura e approvazione in tempi brevi, se possibile tenendo conto degli spunti che offrono centri studi giuridici come il nostro (in particolare, spunti a tutela dei diritti degli abbonati e della trasparenza e facilità di accesso al registro). Per osservazioni e ulteriori suggerimenti di modifica o integrazione della proposta di regolamento, scriveteci.