05 Gen Bene Microsoft
Microsoft sorprende il mondo di internet con la decisione di portare a sei mesi il limite massimo di conservazione dei logs del proprio motore di ricerca e di provvedere, una volta scaduto questo termine, alla completa anonimizzazione (non parziale, come invece proposto da altri operatori) dei dati di ricerca memorizzati sui propri server. Lo fa per osservare la richiesta dell’Article 29 Working Party – l’organismo consultivo che raccoglie le autorità per la protezione dei dati personali in UE – ma anche per dare l’esempio e spianare la strada ad un approccio più responsabile in materia di privacy da parte dei grandi players internet globali. Luca Bolognini, presidente dell’Istituto Italiano per la Privacy, commenta con estremo favore la scelta del colosso americano: “La notizia è eccellente, per due ordini di motivi. Leggi tutto…